lunedì 22 gennaio 2018

La seconda alba della civiltà



Il 19 gennaio Papa Francesco ha incontrato a Puerto Moldonado in Perù 5.000 indigeni provenienti dall’Amazzonia peruviana, e anche dalla Bolivia e dal Brasile. 


Il luogo d’incontro era il Coliseo Nacional Madre-de-Diós come si può vedere nella foto a lato e in tanti filmati su Youtube.

Vedendo l’assemblea, ascoltando i discorsi e seguendo le danze indiane si ha l’impressione di essere ritornati all’inizio della civiltà. 



Anzi di essere davanti al tentativo di reindirizzare  la civiltà umana. La nostra civilizzazione tecnologica - così meravigliosa da trasmetterci in streaming l’incontro - pesa su queste tribù rimaste agli albori della nostra origine e rischia di trasmettere loro tutti i difetti strutturali delle nostre società e di non rispettare invece la loro anima.

Papa Francesco mi è apparso come un’immagine del Dio Creatore che vuole preservare l’anima antica di quei popoli e proteggerla dal male. 

Ma nel contempo vuole offrire loro tutto quanto di positivo abbiamo conquistato: benessere alimentare e sanitario, globalizzazione e cooperazione internazionale…
Guardando queste donne, uomini e bambini, sospesi nelle loro amache sopra l’abisso della nostra civiltà, vediamo il ripetersi del peccato originale.
Dove però il Tentatore siamo noi popoli civilizzati !