sabato 13 febbraio 2016

Dopo Cuba: cristianesimo nel mondo


La dichiarazione congiunta di Papa Francesco e del Patriarca Kirill dopo l'incontro del 12 febbraio a Cuba presenta una panoramica del cristianesimo nel mondo di oggi di valore unico. 
Il  punto di osservazione è quello di due uomini religiosi che insieme rappresentano 1.5 miliardi di credenti di ogni parte del mondo e che dai quali ricevono informazioni e testimonianze.
Nei 30 punti  si rilevano tutte le nostre debolezze - disunione, prevaricazioni, egoismi, astuzie - ma anche la nostra missione di predicare il Vangelo e di aiutare la comunità degli uomini.
"Con gioia ci siamo ritrovati come fratelli nella fede cristiana che si incontrano per «parlare a viva voce» (2 Gv 12), da cuore a cuore, e discutere dei rapporti reciproci tra le Chiese, dei problemi essenziali dei nostri fedeli e delle prospettive di sviluppo della civiltà umana."
A me ha colpito sopratutto la visione dei problemi dall'interno della comunità fedele verso il fuori. E non viceversa, come avviene abitualmente con i mass media, che hanno altre priorità, diverse da quelle del vissuto religioso.

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/february/documents/papa-francesco_20160212_dichiarazione-comune-kirill.html

Curiosità (cabalistica): anche la Dichiarazione dei Diritti dell'uomo del 1948 consta di 30 articoli.